Il Progetto

Progetto finanziato dal MIUR – Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca – Dipartimento per l'Università, l'Alta Formazione artistica, musicale e coreutica e per la Ricerca – Direzione Generale per il coordinamento e lo sviluppo della ricerca, nell’ambito del Bando: Istituzioni Scolastiche (Legge 113/91) D.D. 2216/Ric. del 01/07/2014 – Titolo 2 – PANN14T2_01599

 

Conoscenza, conservazione e divulgazione scientifica della Gipsoteca dell’Accademia di Belle Arti di PalermoIl progetto, di carattere interdisciplinare, nasce dall'esigenza di studiare, conservare e valorizzare la gipsoteca dell’Accademia di Belle Arti di Palermo (che consta di circa 150 gessi che riproducono capolavori di scultura dall’antichità all’Otto e Novecento), attraverso l’utilizzo di tecnologie avanzate quali le indagini diagnostiche e le moderne metodologie di restauro. La Gipsoteca rappresenta una particolare tipologia di opere d’arte in quanto nasce come repertorio di copie in gesso di statue antiche conservate nei principali musei internazionali a scopo didattico. Nell'ottica dei rischi della perdita del patrimonio dei beni culturali in Italia, la possibilità di conservare e preservare una rara gipsoteca rappresenta un ideale strumento per la valorizzazione della storia dell’arte, affidando alle nuove tecnologie il compito di tramandarne i valori estetici e culturali. Il progetto, al fine di disseminare la cultura e valorizzare le risorse, ha previsto la realizzazione di una piattaforma web dove sono disseminati i risultati delle ricerche storico-artistiche e diagnostico-conservative e gli interventi di restauro e pulitura. Un ulteriore strumento di conoscenza è rappresentato da una rete condivisa (mappa virtuale) con i musei che ospitano gli originali rappresentati nella gipsoteca, tra cui la Galleria degli Uffizi di Firenze, i Musei Capitolini e la Galleria Borghese di Roma, la Galleria Interdisciplinare Regionale di Palazzo Abatellis, la Galleria d’Arte Moderna e Palazzo Ziino di Palermo, ecc.
Le opere sono state digitalizzate, con approfondimenti critici e ricognizione storica, con relativi rimandi e segnature Qrcode, appositamente posti nelle sedi dell’Accademia ospitanti la collezione.

 

Il progetto si è articolato, nello specifico, in diverse fasi di ricerca e attività, tra cui l’indagine storiografica, tesa a raccogliere tutte le informazioni storico-artistiche, filologiche, collezionistiche e qualitative della collezione; la digitalizzazione della collezione; lo studio delle problematiche conservative attraverso indagini di diagnostica e monitoraggio ambientale, la caratterizzazione dei materiali costituenti e lo studio delle patologie in atto, gli interventi di pulitura, in un ottica di restauro open space, durante le fasi di indagine diagnostica conoscitiva delle opere d’arte e durante la realizzazione dei test di intervento conservativo, attraverso incontri didattici divulgativi e workshop che hanno coinvolto la comunità scientifica, gli allievi dell’Accademia e gli studenti delle scuole di ogni ordine e grado; la disseminazione e condivisione dei risultati nella piattaforma web internet; la creazione di una rete condivisa (mappa virtuale) con i musei proprietari degli originali rappresentati nella gipsoteca; la pubblicazione scientifica cartacea e digitale (ebook), con gli approfondimenti scientifici.

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